Pare che il vasto panorama VHF non avverta l'esigenza di trasmettere contenuti di spessore, dando voce e possibilità alle molteplici espressioni della società della nuova globalizzazione, dimostrando pertanto di non essere poi così vasto, quantomeno dal punto di vista comunicativo.
I format che si rincorrono e si sovrappongono attorno alle manopole dei nostri sinto-amplificatori presentano caratteristiche tutto sommato troppo simili, anche dal punto di vista delle scelte di scaletta, eseguite tra l'altro con criteri difficilmente comprensibili da parte di chi esegue ricerche di stile attraverso i mezzi di comunicazione di massa (criteri che tuttavia trovano un ottimo substrato nelle menti dei commerciali).
Questa situazione ha palesato la necessità di un'inversione di tendenza, il tentativo di ristabilire una coerente linea evolutiva con la realtà delle radio libere, ed ha via via concretizzato l'avventura Yastaradio.
Yastaradio vuole essere un compromesso sostenibile tra una radio commerciale (dato il bisogno di autosostentamento) ed una radio libera, svincolata pertanto da qualsiasi logica di profitto fine a se stesso e di programmazione subordinata.
Il concetto di sostenibilità trova ideale collocazione anche attraverso la modalità di trasmissione adottata da Yastaradio - il web, il quale consente una libera divulgazione a costi relativamente contenuti.
Dall'intuizione della realtà Yastaradio alla sua effettiva messa a disposizione on-line il passo è stato, aspetti burocratici a parte, piuttosto breve; è bastato chiudere gli occhi, allargare le braccia e fare una piroetta su se stessi per stupirsi ed iniziare a lavorare per trovare una collocazione a tutte quelle situazioni attorno a noi che i nostri arti erano riusciti a contenere.
Tutto ciò sarà disponibile su questo sito, un sito dinamico che ruota attorno ad una comunità che sempre meno si riconosce nei palinsesti tradizionali, che non ama eccitarsi di cose forzatamente nuove ma gode accoccolarsi ad ascoltare quello che veramente vale la pena, una comunità poco appariscente ma responsabilmente critica, che sceglie, propone e soprattutto ascolta...perchè il fine non è solo musica.