Shrooms – Trip senza ritorno
(2007), di Paddy Breathnach
Shrooms indica in gergo i psilocybin mushrooms, i funghi allucinogeni, inghiottiti in questo caso da una banda di giovani in cerca di sballo nei boschi irlandesi; il trip diventerà incubo quando inizieranno a sparire uno dopo l’altro. Horror o thriller? Di solito in medio stat virtus; non in questo caso. L’intenzione dovrebbe essere quella di spingere lo spettatore a chiedersi se ciò che vede è la realtà o una delle allucinazioni dei protagonisti ingigantite dalle storie paurose che si sono raccontati: intenzione resa vana da una sceneggiatura con dialoghi poveri e un banale colpo di scena finale. La regia tenta di rimediare al pasticcio con inquadrature ricercate e fotografia dai colori pallidi, ma invano. A rendere insipido il tutto ci sono una location che potrebbe benissimo essere qualsiasi acquitrino europeo e attori drogati con morfina più che con funghi magici, quasi avessero di meglio da fare (in effetti hanno recitato in film di miglior livello).
Voto: 3/10
P.S. Curiosità: il compositore delle musiche, l’italiano Dario Marianelli, ha vinto l’Oscar l’anno dopo per il film Espiazione. Giusto per ricordare quanto siamo bravi!