Steamboy

La trama del film è situata in piena Rivoluzione Industriale inglese a metà Ottocento di cui cerca di ripercorrere le aspettative positiviste riposte nello sviluppo scientifico imperniato sulla prima Esposizione Universale svoltasi a Londra nel 1851.
Un ragazzo, Ray Steam, appassionato di tecnologia e scienza, viene suo malgrado trascinato nelle vicende che coinvolgono il padre ed il nonno nelle loro ricerche sull’energia termica.
Il disegno è curato sia nei tratti dei personaggi che negli sfondi tradizionalmente sempre il pezzo forte della tradizione cartonistica nipponica. Prevalgono i colori pastello la qual cosa da una sensazione di relax. Almeno questa è l’opinione epidermica del sottoscritto. Vi è consistente uso della tecnica computerizzata CGI.
Il film ha ricevuto critiche contrastanti per via della lunghezza totale di 126 minuti, giudicata eccessiva, e in particolare per la durata di alcune scene come la sequenza di esplosioni finale. Inoltre biasimata la mancanza di spessore generale dei caratteri che ha lasciato l’amaro in bocca agli appassionati di Akira.
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