Mick Harvey 19-5-07

Scritto da: dave

Questo utente ha pubblicato 17 articoli.

Sabato 19 maggio all’interzona di verona ha presentato il suo ultimo lavoro il polistrumentista Mick Harvey.

Oltre ad aver suonato x anni al fianco di Nick Cave nei Bad Seeds, Harvey è stato apprezzato e pluripremiato per le colonne sonore di vari films e documentari, tra cui “Ghosts...of the civil dead”, ”Chopper” e “To have and to hold” . I primi 2 lavori solisti , “Intoxicated man” e ”Pink elephants”, sono omaggi al cantautore francese Serge Gainsbourg, con canzoni tradotte dalla lingua neolatina all’ inglese. Il terzo lavoro, “One man’s treasure” contiene brani scritti da autori coi quali ha collaborato (Cave,Salmon,Adams,..), mentre il recente “Two of Diamonds” è il primo vero e proprio disco cantautorale dell’ artista.


Vi chiedo fin d’ ora perdono, in quanto non avendo acquistato prima del concerto il sovracitato cd, non ho idea della successione dei brani durante il concerto e dei loro titoli, se non di qualcuno estratto dai vecchi lavori, ma posso raccontarvi le mie impressioni e sensazioni.


Il concerto comincia verso le 22, davanti ad una platea eterogenea di giovani e vecchi fans.

L’ artista si presenta sul palco assieme ad altri 2 Semi Cattivi, Thomas Wydler alla batteria e James Johnston alle tastiere, ed alla contrabassista Rosie Westbrook.

La protagonista assoluta dello show è senzadubbio la chitarra acustica di Mick, che disegna melodie dolcemente malinconiche ma accattivanti che trasportano l’ ascoltatore fino ai “disturbati” finali tipici delle composizioni con marchio Bad Seeds.

L’ atmosfera creata dalla musica di Harvey è un misto tra un dolce dondolio onirico e l’incedere minaccioso di antichi demoni dell’animo umano, che trovano sempre posto nelle canzoni dell’ autore, quasi ogni brano rappresentasse una piccola catarsi personale. Il succedersi dei pezzi coinvolge appieno il pubblico presente sin dalle prime battute, raggiungendo l’ apice dell’ apprezzamento nelle struggenti ballatone con qualche richiamo country e durante la performance dela stupenda “Demon Alcohol”.

A riprova del successo riscosso dallo show dell’ australiano sta, a fine concerto, l’assalto del banchetto dove venivano venduti i cd , andati completamente a ruba.


Molto di più non posso dirvi, per manifesta incompetenza, ma vorrei concludere consigliando a chiunque ami il rock d’autore di scoprire le perle nascoste nella discografia solista di Mick Harvey, in particolare negli ultimi 2 lavori, musica che strasborda di emozioni semplici ma forti, come quelle che ha regalato a me e a tutti i presenti allo spettacolo di vr.