CONCERTO "TUTTI QUI" di CLAUDIO BAGLIONI 15/03/07

Scritto da: fabi

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Mamme e figlie, 2 generazioni che cantano da 37 anni le stesse canzoni, che con la stessa intensit? si emozionano alla Mamme e figlie, 2 generazioni che cantano da 37 anni le stesse canzoni, che con la stessa intensità si emozionano alla “notte di note” di Claudio Baglioni.

Il segreto, di questo trionfo che investe trasversalmente così tante generazioni, è ben presto svelato:
la colonna sonora di una vita, poeticata da parole, immagini e emozioni semplici…
passando dall’amore
“fotografie” “e tu come stai?” e “amori in corso”
a canzoni che con ineguagliabile tatto descrivono la condizione umana come
“uomini persi”, “le ragazze dell’est”, “tutto il calcio minuto per minuto” e “i vecchi”…
… le canzoni, come “Avrai”, sono piene di “oggetti” che descrivono ricordi irrimediabilmente legati alla vita delle persone che sanno cogliere nelle singole esperienze frammenti di emozioni:

Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle
Storie fotografate dentro un album rilegato in pelle
Tuoni di aerei supersonici che fanno alzar la testa
E il buio all’alba che si fa d’argento alla finestra

Soul-out
Buio.
Sul palco compare un uomo di nero vestito, con berretto, munito di una torcia pronta a dare il via al concerto illuminando il pubblico e i musicisti sul palco;
le prime parole pronunciate dall’irriducibile 56enne sono: “Benvenuti in questo ripostiglio di strumenti”;

 

Strumenti e i tantissimi televisori ricoperti di plastica dai colori primari (particolarità ricorrente) sono in effetti posti disordinatamente sul palco.
A dare inizio allo spettacolo è “Tutti qui” la canzone che da il nome a al tour, seguita da “strada facendo”, il pubblico comincia a battere le mani più intensamente da “noi no” e folleggia con il medley composto da “porta portese” “a modo mio” “Signora Lia” e “W l’inghilterra” tra le note e il testo di quest’ultimo brano compare la mitica 2 cavalli del cantautore romano, “…qui la camilla mi si sbraca…” 


Il pubblico anche se canta a squarcia gola canta le canzoni, non si muove dalla scomodissima sedia del palasport di Mantova, sono l’unica pazza ad alzarsi in piedi alle note del secondo Medley composto “Poster”, “con tutto l’amore che posso” “io dal mare” e la mia amatissima “le ragazze dell’est”…


Sulle note di “Bolero” l’instancabile Baglioni (3 ore e ½ senza fermare l’ugola) balla con passione che si concerne ad un tango con l’asta del microfono… scatenando gli urletti delle signore (badate il diminutivo, il loro coinvolgimento è sempre sommesso).
In questo tour i nostalgici del “vecchio” Baglioni sono a pieno appagati ascoltando canzoni come “dagli il via” “un nuovo giorno o un giorno nuovo”, “io me ne andrei”, “quanto ti voglio”, passando alla stupefacente “Mille giorni di me e di te” seguita dalle più recenti e decisamente più mature creazioni del cantautore: “acqua dalla luna” “le vie dei colori” coeregrafata dal cantante con un tamburello decorato da lunghe fasce dai colori primari, segue la “Reginella”


Quest’ ultime canzoni non riscuotono molto successo, il pubblico attorno a me non conosce le parole… effettivamente dall’album Io sono qui (1995)i fan criticano il commendatore dell’amore per aver abbandonato i temi dell’adolescenza; continuando a rimpiangere “piccolo grande amore” (premiata canzone del XX secolo) si perdono l’irripetibile sensazione di ascoltare, il seguito della colonna sonora di una vita; il viaggiatore sulla coda del tempo abbandonati strazianti amori e nostalgie, ha un approccio maturo alla vita toccando argomenti e sentimenti come l’abbandono e la guerra, cito un frase che mi ha colpito molto: “… tra sparare oppure sparire scelgo ancora di sperare”
Il concerto è chiuso con “La vita è adesso”, il pubblico si alza, applaude
e come ci dice il nostro cantastorie: il sogno è sempre…