Cherry five - Il pozzo dei giganti (2015)
Label: Black widow records
Issued: 2015
La suite che apre e domina il secondo album dei nuovi Cherry five (ma del nucleo originario sopravvivono soltanto i non-Goblin Tartarini e Bordini) recupera il pathos pianistico ma soprattutto la durata autocelebrativa di certe suite tardo E-L-P, in combinazione con passaggi aromaticamente psych e un inopinato chitarrismo rock-metal alla, uh, diciamo Brian May? Sul lato B, una seconda suite alifaticamente prog-pop che mescola la Premiata folkeria Marconi, i New trolls melodici di Irish, Notre dame de Paris, i Rush e un poltergeist dispettoso travestito da Rocky che saltella sulla tastiera di un pianoforte. La galoppante Dentro la cerchia antica rivela invece una spiccata devozione, specialmente da parte del cantante, nei confronti dei Garybaldi di Nuda, ma con una chiusura crimson-perentoria. L'immobilismo protervo della politica, la guerra, la morte: un concept sui mali moderni come allegoria della Commedia dantesca, che a dire il vero sarebbe già abbastanza allegorica per i fatti suoi. Niente di assolutamente originale, beninteso, ma un po' meglio del qualunquismo sdegnoso del coevo L'era della menzogna firmato Delirium.
Sì però avrei fretta: Dentro la cerchia antica