Gabriel Hibert - Abducté (2016)
Label: Atypeek music
Issued: 2016
Laminari stralci sonori apparentemente industrial (Griserie, per esempio), vagamente noise (Guirlandes, ancora per esempio) oppure blandamente math (Planoté, sempre per esempio, oppure Matière) pretestuosamente concatenati con quella logica che la comunità scientifica anglofona, ostentando il caratteristico sense of humour, denominerebbe "at dog's penis". Se lasciate galoppare la fantasia oppure ci date dentro con l'advokaat potreste individuare qualcosa dei Melvins in Matière o qualcos'altro dei Don caballero in Pianoté, o qualcos'altro ancora di vagamente kraut in Uranus, ma la verità è che questa sequenza di crapulose dissonanze sedicentemente avanguardistiche generate attraverso una opinabile combinazione di batteria tradizionale e music pad (ciò che secondo le note biografiche di Bandcamp porterebbe l'autore a definire sé stesso alla stregua di un multistrumentista), potrà al limite suscitarvi il medesimo pathos di una scena di sesso lesbico in un film d'azione seminale danese. Niente male, quindi. Ma solo a patto che siate appassionati di film d'azione seminali danesi. Oppure di... uh, lasciamo stare.
Sì però avrei fretta: Matière