Black widow - Return to the sabbat (1998)
Label: Mystic records
Issued: 1998
Il secondo album dei Pesky gee, mai pubblicato e reinciso l'anno successivo dai rifondati Black widow, vede la luce a quasi trent'anni dalla registrazione per via del fortunoso ritrovamento di un acetato. Nel raffronto tra le due versioni di In ancient days è racchiusa una parte consistente del percorso musicale di questa straordinaria e sciagurata band. Un andamento fluido/psych e ampiamente consapevole nella reincisione (cfr. Embryo dei Pink floyd) contrapposto alla grezza e plumbea versione originale (cfr. Hand of doom dei Black sabbath), caratterizzata però da un lungo solo di sax early-crimsoniano poi ridimensionato nella reincisione. Questo Return to the sabbat recupera, inoltre, la solennità grace/slick/iana della performance vocale di Kay Garrett (Way to the power, la floreale Seduction), dimissionaria allo sciogliemnto dei Pesky Gee, e ritrova l'andamento steppen/rutilante primigenio di Come to the sabbat, rimpiazzato successivamente da una versione slow/messianica allineata al restyling compiuto dalla band. Quasi irriconoscibili le due Attack of the demon, insolitamente simili le conclusive, jammosissime Sacrifice. Pubblicazione storicamente rilevante, ma non imprescindibile.
Sì però avrei fretta: In ancient days / Seduction