Evolution Festival 2006

Scritto da: dalse

Questo utente ha pubblicato 153 articoli.

Seconda edizione del festival metal di Toscolano Maderno e secondo mio approccio ad una convention popolata da strani esseri vestiti di nero, truccati ed addobbati con gingilli che paiono partoriti dagli incubi di Rambaldi.
Non nego di non avere mai eccessivamente preso in considerazione il genere metallico e le sue innumerevoli diramazioni, tuttavia sarà la vicinanza del posto, sarà il fatto che il concerto è a 50 metri da una spiaggia libera, saranno alcune band che proprio non potevo perdere, rieccomi nel bresciano, camicia bianca e scarpe da tennis di tela da 9 euro.
Ho cercato di delegare la recensione ad altri, più competenti e motivati di me, ma a furia di rimbalzi ho deciso di arrangiarmi.
Pertanto il pezzo che segue sarà breve e privo di tecnicismi che non possiedo ma, mi auguro, esaustivo.
3 giorni di concerto, parcheggio vicino e posto gratuito per piantare le tende; il mio amico Cano se li è fatti tutti...ma lui fa le maratone e c'ha gli anelli sui capezzoli.
Io, mio malgrado, ho visto solo le esibizioni della domenica e devo dire che mi è dispiaciuto non ascoltare i Death SS al venerdì (ed anche i Dark Lunacy, pur se nella nuova formazione privati del mio amico Gigi, in arte Baijkal, alla batteria), come pure i Cradle of Filth o i Dark Tranquillity al sabato (questi ultimi presenti anche nella prima edizione).
Comunque...arrivo nel primo pomeriggio, i concerti sono già iniziati e con disappunto scopro che i Sadist hanno già suonato.
Si stanno esibendo gli Ensiferum che da programma dovevano essere prima; non ho idea dell'angolo di inferno dal quale sbuchi questa band, ma sono certo che il girone sia quello dei pigri indolenti: una prestazione misera e poco coinvolgente.
Molta gente sdraiata e bar presi d'assalto.
A loro seguono i Finntroll, qualcuno vocifera siano finlandesi e superfighi, ed al grido di "-Mmmmetallllo-" si lancia tra le prime file. Io non sento nulla di particolare..forse troppe basi registrate.
Le cose cambiano con l'arrivo, quasi in sordina, dei The Gathering.
Propongono una scaletta adeguata alla manifestazione, e si vede immediatamente come Anneke sappia domare le proprie folle. Le ragazze ballano ed i ragazzi annuiscono col capo.
Lo show ripiomba nella tristezza con gli attesi Armoreid Saint. Acclamati dal pubblico che da decenni li attendeva in Italia, i santi californiani di John Bush non risultano convincenti, forse a causa dell'età o forse per non rubare troppo la scena ai successivi Atheist (che in realtà non avrebbero alcun bisogno di incoraggiamento).
40 minuti al fulmicotone (per usare un termine caro ad un inviato di radio Rai di cui non ricordo il nome), tra virtuosismi tecnici da manuale. La gente ammutolisce. Tony Choy lo sa. E gode.
L'atmosfera viene mantenuta calda dalla performance degli Amon Amarth, il solito dice che sono svedesi e superfighi e "-Mmmmetallllo-" si rigetta tra la folla. Grande energia, perfetta interpolazione di death ed epic metal, ottima presenza. Una band da tenere in considerazione.
Violentissimi i primi momenti dell'esibizione di Ribeiro e dei suoi Moonspell. Il signore della notte portoghese spettina il pubblico con una potente serie di pezzi inaugurata con Finisterra. Si sprecano i comportamenti tipicamente metal, sia da parte della band che da parte del pubblico. Proposta-Approvazione.
E' il momento dei Death Angel, che precedono i gli headliners, i Saxon.
La prestazione dei Death Angel risulta essere dignitosa, ma li ascolto poco, sono emozionato.
I Saxon suonano da una vita, si tratta di una band storica, massimi esponenti della New Wave of British Heavy Metal, sono qui per loro.
Ma eccolo l'imprevisto.
La mia ragazza è stufa.
Certo, 8 ore di metal a digiuno possono provare.
A metà concerto dei Death Angel me ne vado.
Al cuor non si comanda.
Ma l'anno prossimo all'Evolution...