CELEB CAR CRASH - Ambush!
Antstreet Records, 2013
Voto: 6.5
I Celeb Car Crash sono un gruppo rock. Partiamo da questo. Quello che ci aspettiamo è una sezione ritmica solita, delle chitarre sempre in primo piano, una voce graffiante ma melodica allo stesso tempo. Ci aspettiamo riffs e assoli, ci aspettiamo un basso che pulsa continuamente e tiene viva la fiamma.
E tutto quello che ci aspettiamo effettivamente arriva. Ma si poteva forse osare di più? Svelo subito quello che secondo me è il punto debole di Ambush! (imboscata): la ripetitività della proposta, che viene marcata ancora di più dalla lunghezza del disco. Quasi un’ora (e 13 pezzi) quando a mio avviso facendo un disco da 9-10 pezzi si rischiava di sfornare un grande LP.
Dopo l’intro di “Floating” il pezzo “Dead Poets Society” può essere considerato un vero proprio singolo: rock corposo e dritto, con un bel ritornello melodico. L’omonima “Celeb Car Crash” ha un ottimo ritornello che rallenta una strofa decisamente di carattere.
Con “Tied Up” giustamente i ritmi si calmano fino a “Get More”, canzone che sembra estratta direttamente dal repertorio dei Velvet Revolver. L’influenza rock americana continua con “Blinded by the Light” introdotta dalla slide guitar.
La rullata iniziale di “Jerk” sembra Sepultura, poi la canzone in realtà è ancora una volta un rock molto tirato con la melodia di voce a farla da padrone. Si rimane sempre sullo stesso canone con pezzi come “Something Wrong About Him”, “Dorothy”, “I Wear Black ‘cause I’m blind” e “The Runaways”. I pezzi si fanno ascoltare ma non spiccano in modo particolare da rimanere impressi nella mente. Ci dà la sveglia la bellissima e originale rivisitazione di “I Am The Walrus” dei Beatles. Chiude”Bushido” introdotta dalla chitarra acustica.
Le potenzialità per fare il salto ci sono tutte perché il “Ambush!” è un bel disco ed è suonato bene ma come ho anticipato prima si poteva rischiare di più.
Piccola postilla per la copertina molto curata e di grande impatto.
Dopo l’intro di “Floating” il pezzo “Dead Poets Society” può essere considerato un vero proprio singolo: rock corposo e dritto, con un bel ritornello melodico. L’omonima “Celeb Car Crash” ha un ottimo ritornello che rallenta una strofa decisamente di carattere.
Con “Tied Up” giustamente i ritmi si calmano fino a “Get More”, canzone che sembra estratta direttamente dal repertorio dei Velvet Revolver. L’influenza rock americana continua con “Blinded by the Light” introdotta dalla slide guitar.
La rullata iniziale di “Jerk” sembra Sepultura, poi la canzone in realtà è ancora una volta un rock molto tirato con la melodia di voce a farla da padrone. Si rimane sempre sullo stesso canone con pezzi come “Something Wrong About Him”, “Dorothy”, “I Wear Black ‘cause I’m blind” e “The Runaways”. I pezzi si fanno ascoltare ma non spiccano in modo particolare da rimanere impressi nella mente. Ci dà la sveglia la bellissima e originale rivisitazione di “I Am The Walrus” dei Beatles. Chiude”Bushido” introdotta dalla chitarra acustica.
Le potenzialità per fare il salto ci sono tutte perché il “Ambush!” è un bel disco ed è suonato bene ma come ho anticipato prima si poteva rischiare di più.
Piccola postilla per la copertina molto curata e di grande impatto.
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