#iosonomoka - #iosonomoka
Commento di Fabio Rossi
Artista: #iosonomoka
Album: #iosonomoka
Genere: Folk/Cantautorato d’autore
Anno: 2022
Casa discografica: Autoprodotto
Tracklist
1. Musico Fallito
2. Storie di notte
3. Bajo el Porche
4. La Luce che tutti hanno
5. Libera I tuoi passi
6. Io non so stare
7. Se non hai dollari
8. Uomo Morto
9. Pioggia Sporca
10. Solo così
11. Questa è la tua terra
12. Mi Nueva Casa
13. Prima che il sole svanisca
14. Se ti prende la notte
15. Libertade
16. Bella Ciao
17. La ballata del giullare
18. Duende
19. Tema delle nuvole
20. Andare a tempo
21. Storia di un fuorilegge
22. È naturale
Line Up
Nicola Barbieri: voce, chitarra e armonica
Special Guest: Davide “Dudu” Morandi voce e chitarra in Musico Fallito; Andrea “Fonta” Fontanesi piano e Davide “N.8” Notolieri chitarra in Bajo el Porche; Davide “N.8” Notolieri chitarra in Solo Così; Max Frignani chitarra e E Lef-T Lele Borghi batteria in “Se ti prende la notte”; Davide “N.8” Notolieri chitarra, Kosma Ugolini basso e Stefano Botti batteria in È naturale

Uscito il 23 aprile 2022 e pubblicato in regime di autoproduzione, #iosonomoka è l’album d’esordio solista del cantautore emiliano Nicola Barbieri, alias Moka. L’artista ama così visceralmente la musica al punto di definirla una parte essenziale della sua stessa vita. Ha espresso il desiderio di voler suonare fino a ottant’anni e gli auguriamo con tutto il cuore che ciò possa accadere vista anche la caratura di questo disco.
Noto per militare nella band Moka Quartet, con all’attivo due album e altrettanti singoli, Nicola ha voluto iniziare in parallelo un nuovo percorso più intimista e riflessivo; da quest’idea nasce il progetto #iosonomoka.
Ventidue i brani proposti, registrati in presa diretta al VoxRecording Studio di Ghiardello (RE), in cui i protagonisti assoluti sono la voce, la chitarra acustica e l’armonica. Solo nella conclusiva “È naturale”, registrata con i Moka Quartet, compare una delicata chitarra elettrica. I richiami a Francesco Guccini, Fabrizio De André, Neil Young e Bob Dylan sono palesi. Barbieri suona bene e la sua ugola avvolgente ti colpisce sin dall’opener “Musico Fallito”. I testi sono ammirevoli e parlano di vita vissuta, sensazioni, esperienze, protesta, amore, odio. Le riflessioni sul senso dell’esistenza sono tanto semplici quanto profonde.
“Tenete pure le vostre divise perché paura del mondo non ho mi fanno ridere quei quattro straccioni che quando passano ti guardano male come può uno pensarsi migliore che tutto giri soltanto per sé” (da “Musico Fallito”)
“Aspetta un attimo restiamo qui così sembra fantastico non c'è parola che possa descrivere lo senti crescere colorano canzoni tra le stelle i tuoi aquiloni puoi restare per sempre giovane solo così” (da “Solo Così”)
“Tu non pensi mai a "dio" anche se lo vedi spesso sotto le montagne, sul fondo del mare sembra quasi che si muova su una mina a quattro anni dentro ai forni crematori e non servono parole quando arriva dritto al cuore attraverso gli occhi tuoi” (da “Uomo Morto”)
Gli esempi sopra riportati rivelano la grande sensibilità di Nicola, il suo voler mettersi a nudo e cercare una via di comunicazione con l’ascoltatore che è impossibile non trovare salvo che si approcci a #iosonomoka con negligenza e superficialità. Sarebbe un errore esiziale.
Trovo amabile questa proposta per la sua linearità e la passione con cui sono state concepite le canzoni. Esse sono come un puzzle che può essere apprezzato nella sua interezza solo prestando attenzione a tutto il disco. In questo momento storico d’incertezze e confusione, è fantastico che qualcuno voglia fortemente distaccarsi dalla realtà proponendo qualcosa di antico che richiama il cantautorato d’autore degli anni Settanta e Ottanta. Davvero una gran bella scoperta.