TECNOSOSPIRI - I Lupi

Postato in Yasta la Vista

Scritto da: cricri

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 (CinicoDisincanto/Cni Distribuzione, 2009)

Non lasciatevi gabbare dal nome: nulla di tecnologico ed elettronico e neppure di smielatamente banale come le due parole potrebbero far pensare. Anzi esattamente il contrario.

Questi quattro ragazzi di Formia giungono al terzo capitolo della loro storia musicale con un disco, edito da Cinico Disincanto, graffiante, intelligente, attualissimo e allo stesso tempo romantico.
Dieci perle che ancora una volta vedono la mano artistica di Amerigo Verardi (Allison Run, Lula e molteplici produzioni e collaborazioni come Baustelle, e Benvegnù).   Il loro pop educato si è sicuramente rafforzato e maturato soprattutto di contenuto oltre che di forma, indurito nei brani con un certo contenuto socio politico e raffinato nelle canzoni d'amore.

L'open track parla di uno "Stato in crisi" oltre che istituzionale, poltico, economico, religioso anche molto privato. Uno stato dell'essere e della vita di ognuno di noi che nelle difficoltà deve quotidianamente combattere per trovare quell'equilibrio e quei diritti che quasi ormai vengono considerati privilegi e che dovrebbero essere dati per certi o garantiti .

"Senza fine" è una canzone, di stampo vagamente Baustelliano, d'amore tanto dolce  da far concorrenza all' omonima di Paoli. "Per salvarti dalla morte  che il mio amore ho imparato che non amo te , amo insieme a te." : una frase importante e matura che  c' illumina del grande cammino che hanno fatto e che sono destinati ad avere ancora..

"I Lupi" sono tra di noi, per fare soldi  hanno trasformato ciò che ci circonda, per costruire e distruggere, ma per fortuna c'è chi "preferisce correre tra fabbriche chiuse dagli anni settanta".
Il lupo è protetto e a me chi mi protegge? recita la voce di Giuseppe Minghella nel ruolo del pastore.
Già .
E' il brano più riuscito dal mio punto di vista. Di una bellezza assoluta. Al testo fanno capolino bellissimi giri di chitarra e un finale quasi epico.
Il pasoliniano pensiero, nella sconfitta della nostra società e del nostro modo di vivere in un certo senso vittorioso in quanto veritiero e lungimirante, è esplicitato  nel brano "Le ceneri", una vera e propria dedica al Poeta, e  ricordo del suo assassinio.
"Sarajevo" e "Varsavia"  sì,  sono politicamente impegnate, ma riescono nello stesso tempo a trovare quella leggerezza che il ritmo veloce, chitarre di giri splendidi e  i cantati accattivanti di una voce sempre pulita e morbida che per Claudio Marciano e gli altri sembra naturale avere.

In "Quanto peso", l'ultima traccia, la voce del fratello Daniel conferisce al brano un aspetto più da battaglia alla Perturbazione.

Inoltre sono  da citare packaging e grafica del cd nonchè l'idea originale di associare elaborazioni di opere artistiche ad ogni brano.

In derfinitiva un disco bellissimo che porta questi ragazzi ai livelli più alti della musica pop d'autore tanto da competere con gente come Benvegnù, Perturbazione, Baustelle, Moltheni.
Auguriamoci abbiano il meritato riscontro.

 

Commenti   

 
fabi
0 # copertinafabi 2009-04-22 13:15
che brutta copertina.. :roll:
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cricri
0 # verocricri 2009-04-22 20:13
hai ragione, Fabi.
La copertina non è bellissima anche secondo me e pure il nome della band lascia alquanto a desiderare. ma, se ti capita, non fermarti alla forma e vai alla sostanza ascoltandoli. le loro canzoni sono belle davvero.
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dalse
0 # ...per me si presenta, eccome!...dalse 2009-04-22 15:00
a me piace molto, invece
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