Sum 41 - 13 Voices

Postato in Yasta la Vista

Scritto da: SottoSuolo

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Hopeless records, 7 Ottobre 2016, Punk-rock

 

Non aspettarti una recensione, non faccio recensioni. Ascolto dischi.

Erano mesi che aspettavo quel fatidico 26 Agosto, data unica in Italia, per la band Canadese.

sum2Da ragazzetto snobbavo questi gruppi "troppo commerciali" o "troppo pop", invece negli anni mi sono reso conto che a livello artistico hanno da insegnare.

Fortuna che si cresce e si cambia.

13 anni fa mai e poi mai avrei pensato di comprare un disco dei Sum 41 o di spendere 30 € per vedermi un loro concerto.

Invece eccomi qua, con qualche pelo sbiancato in barba a me e tutte le mie vecchie credenze, che nel giorno esatto dell' uscita, ho il disco in mano.

Il 7 Ottobre è stata una giornata all' insegna delle releases di dischi punk perchè come già detto sono usciti in simultanea "13 Voices", "Revolution Radio"  e "First Ditch Effort" ( quest' ultimo mi manca perchè non ancora disponibile, ma conto di averlo entro la prossima settimana e di poterne scrivere ).

Di "Revolution Radio" ne ho già parlato, ma solo a livello informativo sull' uscita del disco, non di ascolto.

Torniamo ai Sum 41 e al loro 13 Voices.

Le canzonisum1
  1. A murder of crows
  2. Goddamn I'm dead again
  3. Fake my own death
  4. Breaking the chain
  5. There will be blood
  6. 13 Voices
  7. War
  8. God save us all ( death to pop )
  9. The fall and the rise
  10. Twisted by design

I singoli che hanno preceduto l'uscita del disco ormai li conosciamo tutti e sono Fake my own death e poco dopo War.

Considerazioni

Io il disco lo ho in cuffia proprio in questo momento perchè voglio scriverne mentre mi contorce il cervello.

Quello che mi passa al terzo ascolto è la sensazione di un disco non stupefacente a livello di sorpresa.

Per quanto mi riguarda è perfettamente ciò che mi aspetto dai Canadesi.

Ha la loro impronta e perfettamente il loro stile, e poi si sente la presenza felicemente ritrovata del chitarrista Dave Baksh conosciuto anche come Brownsound, che riporta quel tocco di metallo che distingue la band.

A tratti mi riportano a sonorità e stili simili ai Linkin Park, band che non amo particolarmente, ma non si sa mai che riveda anche questi giudizi in un futuro.

Le produzioni di questo gruppo sono sempre impeccabili e anche stavolta si riconfermano.

Ecco forse a volte mi piacerebbe sentire qualche pezzo più istintivo, con meno lavoro "di studio" ma essendo oltreoceanici, non posso pretendere lavorino come noi, hanno un' altra concezione di certi generi musicali e di come lavorare i dischi, fortunatamente.

Nel momento in cui inserisco un cd punk-rock nel lettore in auto per andare a lavoro e mi parte una sinfonia di archi come quella che apre il nostro "13 Voices", non posso che rimanere incantato e non rendermi più conto nemmeno di ciò che mi circonda.

L'attacco è da pelle d' oca!

Rimasti distanti un po' dalle scene ma tornati in circolo con un album pronto a demolire ogni pregiudizio sul genere.

Spaziano come sempre tra assoli "smetallati", le ballad più tranquille e ovviamente, non mancano le cavalcate che noi amanti del genere tanto desideriamo.

Poi quando sento gli archi perfettamente fusi con chitarre distorte e batterie punk vado via di testa...oserei definirlo un disco punk-sinfonico.

E ora godi

Ora staccati da questo schermo, chiudi gli occhi e lasciati penetrare completamente dai suoni di questo disco.

 

 

Personalmente il pezzo che mi fa sbrodolare di più dalla goduria nell' ascoltarlo è proprio quello che da il titolo all' album, 13 voices.

Se anche tu l'hai ascoltato o comprato, lascia un commento dicendo cosa ne pensi.