Battiato e Alice - Live in Roma 2016 (2016)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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battiato alice liveIssued: 2016

Label: Universal music

 

 

 

 

 

 

 

No drum no synth, ma non differisce granché No time no space rispetto alla versione che gironzola per i live da un paio di decenni a qui. E il contrasto tra il cantato, diciamo così, rammaricato de La stagione dell'amore e lo speranzoso ottimismo sensorial-primaverile delle liriche ha una intrinseca e irresistibile vis comica, ribadita anche nella frignolenza-da-morosa-perduta de La cura e rintuzzata da quel fleur/eale senso passional-melodrammatico che prende il nome di sturm-und-drangheta messo fastidiosamente in scena nella pittoresca La canzone dei vecchi amanti e, con tinte invero più pastellose, nell'inedita Le nostre anime. Nell'intermission Alice interpreta con austerà magistralità Il vento caldo dell'estate, vecchia hit che Gianni Battiato e Pinotto Pio scrissero per lei back in 19ottanta. Pochi i duetti, soltanto tre, a nobilitare la comunque trita riproposizione integrale de La voce del padrone. Insolitamente collocata in apertura la hit di sempre, sulle cui note non potrete esimervi da canticchiare "Spero che ritorni presto l'era / del Battiato creativo" dopo non più di un paio di ascolti di questa operazione discograficamente insignificante.

 

Sì però avrei fretta: Il vento caldo dell'estate / Summer on a solitary beach