Major Parkinson - Major Parkinson (2008)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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Major ParkinsonIssued: 2008

Label: Degaton records

 

 

 

 

 

 

 

Propugnato dalla extra/vagante Bicycle!, prodromica dei fasti successivamente esemplificati nella esemplarmente esemplificativa Trampolene superstar sul successivo Songs from a solitary home, ma anche dalla speed-guignolesca Silicon hips, dal kraut-pop lallallà-oktoberfest-oriented messo in scena in Meat me at the disco (sic), dagli psych/otici riverberi ska/surfettari di It's a job e da una caciara alchemicamente custurizziana (Death in the candystore) l'album si sviluppa, facile a immaginarsi, stra/vagante/mente volonteroso e gravido di creatività. Ma è pur sempre un album d'esordio. E così la fisiologicamente scarsa personalizzazione dello stile conferisce nitore ai riferimenti più prossimi: Mike Patton, Meat loaf, gli Offspring. Ma anche i Social distortion, per esempio in Sanity fair (re-sic), i Genesis di Lamb lies down, già, i Leningrad cowboys (Bobby) e soprattutto i System of a down (quelli post-Toxicity, magari quelli di Hypnotize: Soldier side vs. Awkward as a drunk). Generalmente è un difetto. Ma non stavolta, non qui.

 

Sì però avrei fretta: Awkward as a drunk