Franco Battiato - Unprotected (1994)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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battiato unprotectedIssued: 1994

Label: EMI

 

 

 

 

 

 

 

Niente più band, gente in piedi che suda, salta e scuote la testa. Dam, dum, pum, pam, niente più sezione ritmica. Gli arrangiamenti sul palco sono ora quasi unicamente cameristici (confrontate E ti vengo a cercare con l'omonima versione su Giubbe rosse, pubblicato cinque anni prima), ciò che consente all'ascoltatore di pervenire più facilmente all'essenza melodica dei brani (tra le mutazioni più significative ascoltate Strade dell'est, finalmente priva del substrato new-wave della versione originale, ma anche Mal d'Africa e La stagione dell'amore, attualmente spoglie dell'elettropop d'ordinanza che ammantava l'intero Orizzonti perduti) in accordo con una scaletta (una canzone da Patriots, due ciascuno da OrizzontiMondi e Fisiognomica, soltanto una per album dai recenti Cammello e Caffè, ben quattro da L'era del cinghiale bianco e addirittura nessuna da La voce e L'arca) attentamente studiata all'uopo e complementare a Giubbe rosse (due sole canzoni in comune: l'altra è L'era del cinghiale bianco). Pochi anni più tardi Unprotected e Giubbe rosse confluiranno integralmente nel doppio cidì Battiato live collection, non senza bofonchi e lumacosi strascichi legali.

 

Sì però avrei fretta: Strade dell'est / Mal d'Africa