Living colour - The Paris concert [video] (2009)
Label: In-akustik
Issued: 2009
Sei live in altrettanti anni, a cavallo dei secondi zerozero, due dell'era Vivid-Timesup e quattro contemporanei (i sei album in studio coprono invece sei fottutissimi lustri). Se da un lato il differimento temporale proprio di una registrazione live incasina un po' la rigenerazione di quella sorta di muscolare empatia extrasensoriale di cui la band è (sempre più) capace, dall'altro una vendemmia di pubblicazioni frettolose e minchione state certi che non aiuta la causa. A questo Paris concert, il migliore della nidiata, va concessa perlomeno una apprezzabile onestà attitudinalmete documentaristica. Nella scaletta, una scontata predilezione per l'era pre-reunion e specificamente per l'esordio Vivid (5 canzoni su 17), un paio di cover (Hendrix e Temptations, stavolta) e una alchimia jam-oriented finalmente spoglia di quelle connotazioni alt-modaiole ("ah i per me L-C sono gli inimitabili precursori del funk-metal nero" "vaffanculo" "che cosa?" "ho detto vaffanculo") troppo a lungo appiccicate sulla recalcitrante schiena, in primo luogo, di Vernon Reied, individuabile, per esempio nei (numerosi) momenti free di Sacred ground, nel liberatorio solo conclusivo di Flying o nell'intro quasi-jungle del solo di Calhoun. C'è dell'altro. Moltissimo altro. Ma nulla di soltanto vagamente codificabile in un live audiovisivo. Rassegnatevi.
Sì però avrei fretta: Sacred ground / Crosstown traffic