Franco Battiato - Sulle corde di Aries (1973)

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Scritto da: Alberto Calorosi

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Franco Battiato Sulle corde di AriesLabel: Bla bla

Issued: 1973

 

 

 

 

 

 

Un motorik attendista e squisitamente kraut, non lontano da quella specie di pionierismo musicale anni50 che vi faceva appisolare anche dopo un intero Vicks sinex di coca, sul quale si può costruire sostanzialmente di tutto. Farsi via via percussivo, e, in un certo senso, etnico: sentite la prima parte di Sequenze e frequenze oppure Aries, o ancora la conclusione di Aria di rivoluzione, sentimentalmente ripresa quasi identica quattordici anni più tardi nell'apertura di Fisiognomica, la canzone. Oppure improvvisarsi provvidamente free in un modo balnearmente crimsoniano (la conclusione di Aries). O confusamente freak-psych (c'è qualcosa di etnico-alla-maniera-PFM nella chiusura di Da oriente a occidente, forse per via del clarinetto incantaserpenti, o della progressione percussivo-chitarristica, o forse è semplicemente per via del titolo). O niente, nel senso di non costruire assolutamente niente, e restarsene lì, a crogiolarsi nella nullità dei suoni, simili a senzatetto che si aggirano tra sacchi di cemento (la prolissa coda di Sequenze e frequenze). Un album interamente costruito sulle corde di Aries, lo strumentale che apre il lato B, ideologicamente prossimo ma di fatto sideralmente distante dall'ortodossia RPI contemporanea.

 

Sì però avrei fretta: Da occidente a oriente