Living colour - Shade (2017)
Label: Megaforce records
Issued: 2017
L'esordio fulminante (Freedom of Xpression), fatalmente zeppeliniano e pervaso da un seducente missaggio caldo e vinyl/ico, immediatamente seguito da una sanguinante cover di Sua Malvagità Robert Johnson (Preachin' blues), se non nei suoni fedele almeno nel modo violentemente radicale di raffrontarsi con la propia storia musicale, riconducono suo malgrado l'ascoltatore al 19novantatré, l'anno di Stain, il capolavoro, alla cui destra siede, fiero motherfucker virgulto, questo straordinario e reviviscente Shade. Danno continuità canzoni come Program, Invincibile e Glass teeth, ma anche il momento melodic-ottantiano individuabile in Always wrong o l'heavy-funk blaxpoitante Blak out o ancora il pattern ipercompresso e ultrafast di Pattern in time('s up). Two sides, in chiusura, rappresenta l'ennesima monumentale performance vocale di Corey Glover, assimilabile a una specie di naufragio emotivo. Resterete lì, esanimi, le membra adagiate sulla sabbia bianchissima. Nel cervello senza ossigeno, le immagini sovrapposte e sdoppiate di Glenn Hughes che canta Dream on e Steven Tyler alle prese con This time around. Se vi piacerà, dite?
Sì però avrei fretta: Blak out / Two sides / Freedom of Xpression