Living colour - The chair in the doorway (2009)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

Questo utente ha pubblicato 1301 articoli.

Living colour The chair in the doorwayLabel: Frontiers records

Issued: 2009

 

 

 

 

 

 

Al di là della gigantografica performance vocale di Coccolino Glover (ovunque, ma soprattutto in Out of my mind) ovvero strumentale (ovunque, ma soprattutto Bless those - Little Annie's prayer) mai così convincente (non è affatto scontato per una band da sempre abituata a elevatissimi standard di convincenza), e di una ritrovata attitudine garage volitivamente euristica e affatto calcinosa (le ruvidità vagamente sci-fi e fattualmente lo-fi della ovvia Burned bridges in apertura, ma anche le meno significative The chair e Decadance subito appresso, o la ottima Hard times nel prosieguo), languidamente dilavata dal nitore squisitamente funky (Young man), ruvidamente folk (la summenzionata Bless those) o sfrontatamente soul-pop (la eccellente That's what you taught me, ma anche la meno riuscita Behind the sun: qualcosa che sta ai L-C nella medesima proporzione in cui Dani California sta ai Red hot ciccia pepper multinazionalpopolari), il disco pare intenzionato a galleggiare consistentemente al di sopra della sufficienza metronomica. Un risultato degno di attempate bald-rock-ke del calibro di Judas priest, Simple minds, Deep purple. Ma non per i fottuti Mother-living-fucker-color.

 

Sì però avrei fretta: Bless those (little Annie's prayer) / That's what you taught me / Out of my mind