Neil young & Promise of the real - Paradox (2018)
Label: Reprise records
Issued: 2018
Un soundtrack pigramente intermedio tra le opposte e inconciliabili istanze del blues barattoloso intravisto negli ultimissimi album del Nostro (Digging in the dirt, ma ce ne sono tanti altri nella seconda parte dell'album, dove l'autore, spinto verosimilmente da una sorta di diradata noia senile, lascia il microfono al buon vecchio Lucchettone Nelson che ne approfitta per cimentarsi, oltre al resto, in una pallocustica cover di Angel flying too close to the ground, scritta da papino nell'ottantuno) e di un chitarrismo elementale, alla Dead man per intenderci (Paradox passage 1 è l'unico momento significativo), senz'altro ostico per i volonterosi Ronzin of the real. Hey rappresenta l'ennesima incarnazione, qui cafonal, della ormai chimicamente esausta Love and only love e compone, unitamente a Show me e Paradox passage 2, una sorta di pit-stop-suite unicamente interiore (nel senso di interiore unicamente nel cervello di N-Y). Analoga sorte spetta all'immensa Pochahontas, qui svilita in una versione pump-organolettica ed eccessivamente gnolosa (converrete che Pochahontas è una canzone tanto straordinaria che non sfigurerebbe cantata dal gatto del vostro vicino e suonata utilizzando esclusivamente un tool di barattoli di pelati Mutti semipieni). Insignificanti le riproposizioni: Show me è quasi identica alla versione su Peace trail, la stessa Peace trail subisce un blando restyling ritmico e Tumbleweed è una ridicola intersezione tra le due inutili versioni (solo e w/ orchestra) collocate sulla extended di Storytone. Al di là del (blando) interesse mediatico suscitato dalla propria progettualità (il film è diretto dalla former-sirena Daryllona Hannah, si vocifera neo-signora-Young) questa soundtrack verosimilmente scontenterà persino il fan più accomodante (ne conosco uno attualmente alle prese con un articolo musicale su N-Y) al punto da fargli venire voglia di riascoltarsi Journey through the past. Che è tutto dire.
Sì però avrei fretta: Hey / Paradox passage 2