Baustelle - L'amore e la violenza (2017)

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Scritto da: Alberto Calorosi

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baustelle l amore e la violenzaLabel: Atlantic

Issued: 2017

 

 

 

 

 

 

Nelle sonorità oscenamente pop (la definizione sarebbe attribuita a Pippobaudone Bianconi in persona) è riscontrabile una sempre più massiccia e ostinatamente volonterosa francobattiatizzazione (soltanto occasionalmente dissimulata, come nel caso delle tastiere prano-poliziesche de La musica sinfonica, oppure sfrontatamente palesata, come nell'intera Il vangelo di Giovanni e soprattutto nei blaterizi conclusivi) sebbene i ritornelli spesso riconducano alla golden age del Festival di Sanremo (Amanda Lear): Donatella Milani, Viola Valentino, Christian, Marco Armani, ma soprattutto le francobattiatine Giuni Russo e, se ve la ricordate, Sibilla (a.d. 1983). Allontanandosi dai languori sanremesi gli episodi più culodondolanti risulteranno le italfunkettose L'era dell'acquario dove è affogato il cinghiale bianco ma soprattutto Basso e batteria, a cui si aggiunge quella specie di re-cover di T.S.O.P. intitolata Continental stomp. Poca attenzione allo sciansonnierismo ostentato nei dischi precedenti (La vita, la pseudo-dé-andré-iana ragazzina, degnamente collocata in chiusura). Songwriting al consueto livello. Meno coraggio del solito.

 

Sì però avrei fretta: Amanda Lear / La musica sinfonica