Angels of light - We are him (2007)
Label: Young god records
Issued: 2007
Non è soltanto la copertina a rispedire l'ascoltatore nei priminovanta, nei gloriosi anni dei cucchiaini bollenti e dei coniglietti raffigurati in copertina (White light… / Love of life, ricordate?) ma anche e soprattutto certo lirismo esangue e svenevole (uh, sentitevi Promise of water oppure la Neil-young-esca The man we left behind, che parla grosso modo delle stesse cose di cui parla Thrasher), sgargiante eppure oscuro, almeno quanto la crescentemente claustrofobica traiettoria musicale di M-G. Un post-noise nerboruto, bluesy (My brother's man), vagamente psych (il Beck scalzo e strafatto alla deriva dentro un yellow-submarine di Joseph's song), oppure marcatamente psych (Sometimes I dream I'm hurting you) oppure ancora esageratamente psych (lo yellow-submarine scalzo e strafatto alla deriva all'interno di Beck di Sunflower's here to stay), o funchettoso (Black river song: Nicola Caverna sfida i Les-Primus early00) e, qua e là, quella specie di post-folk naturalistico e ultrasettembrino (Not here / not now) che sapete costituire la più figurabile, ehm, cifra stilistica della band (cifra stilistica = quello che avete già sentito e risentito e strarisentito e stradinuovorisentito nei vecchi dischi degli A-O-L).
Sì però avrei fretta: Sometimes I dream I'm hurting you / Black river song