Angels of light - New mother (1999)
Label: Young god records
Issued: 1999
Se contestualizzata, la introduttiva Praise your name, anche in rappresentanza dell'intero esordio discografico degli A-O-L, potrebbe a ragione spacciarsi per una sorta di tellurica contrazione post-mortem del Cigno. Vedetela come uno spasmo, come una scintillante nana-Swans. La rinnovata preminenza vocale e il pessimismo apocalittic-vatuttomaledettamentestorto post-morosa sono senz'altro riconducibile alla fase Burning world barra Love of life. Nei suoni, invece, individuerete dissonanze quasi cameristiche intrecciate a chitarre classiche a comporre una avventurosa elegia chiaramente post-folk (Angels of light, la canzone) di derivazione forse nordica (Kings of convenienze, Sigur ros) ma non solo (sentite le black-heart-processuali Shame e The mand with the silver tongue), unitamente a un pianoforte difficilemte decifrabile e disgustosamente solenne (New mother). In alternanza, una manciata di plimpleggianti ballad apparently-voice-and-guitar-only (This is mine, Forever yours) o definitely-voice-and-guitar-only (How we end, Fear of death) a marcare, qualora ce ne fosse bisogno, una ulteriore distanza relativistica nei confronti dei vecchi pennuti anatidi newyorchesi.
Sì però avrei fretta: The man with the silver tongue / Praise your name