Swans - Swans are dead (1998)
Label: Young god records
Issued: 1998
Squisitamente iperbolica, la introduttiva Feel happiness, inedita, sintetizza mirabilmente il culmine attuale di un intero percorso sì musicale ma soprattutto emotivo. Nel prosieguo del primo cd, relativo al tour del novantasette, solenni e immaginifici deliqui modularmente post (una esangue Blood promise undici minuti più lunga dell'originale) o icasticamente noise (la astrettanto inedita Not alone, una I Crawled interpretata da una forse orgasmica, forse partoriente, senz'altro sovraeccitata Jarboe) alternate a certi piretici momenti brevi (la rutilante Low life form, da Drainland; I am the sun, un inaspettato wave-pop vagamente rockabilly e insolitamente easy; una insopportabile versione a cappella di Blood on your hands, World of skin, interpretata da una Jarboe ora ultranasale e caricaturalmente blues) a comporre un mosaico emotivo di deflagrante intensità. Più interlocutorio il secondo cd, una calligrafica renderizzazione live del tour di The great annihilator del novantacinque. Complice una incisione quasi impeccabile, per una volta, questo Swans are dead codifica persino meglio della sua (eccessivamente) corpulenta controparte in studio Soundtracks for the blind lo stato d'animo di questa tumultuosa, iraconda ed estenuante non-band, al tempo accortamente predestinata allo scioglimento.
Sì però avrei fretta: Blood promise / Feel happiness