AA.VV. - Faber amico fragile... (2003)
Label: BMG
Issued: 2003
Un cast lautamente all-star, al punto che sono le assenze a destare sorpresa, soprattutto quelle di Fossati e De Gregori. Sul palco, poi, succede quello che succede in tutte le serate di questo genere. Qualcuno è lì per sincero affetto (una onnistrepitante Loredana Berté in Una storia sbagliata; Franco Battiato si commuove al termine di una Amore che vieni, amore che vai, non differente dalla versione su Fleurs; una La cattiva strada reghetonzettata da Bravissimo Ragazzo Jovanotti, ché lui in fondo è affezionato un po' a tutti). Il sempre più umanamente misero A. Celentano finge (malamente) di sbagliare la Guerra di Piero prima di elargirne, bontà sua, una versione duole dirlo stratosferica. Melassa “Bisunto” Fornaciari interpreta una convincentemente mielosa Ho visto Nina volare). Quasi sempre a segno gli abbinamenti, al di là delle facili riproposizioni (la Via del campo voce-e-piano di Jannacci, poi collocata tale e quale in Come gli aeroplani; Il pescatore della P.F.M. sembra fuoriuscito diritto dal live del settantanove) Persino Fiume Sand Creek, da un insolitamente misurato Luciano LigaManzo. Persino la sempre indignata Fiorella Mannoia di Khorakhané. Persino La espressiva Ballata dell'amore cieco di Francesco Baccini. Persino la Bocca di rosa in prima persona di Ornella Cristalleria Vanoni. Persino la consapevolmente gitana Geordie dei consapevolmente alt-fichi Mercanti di liquore. Fanno eccezione un Edoardo Bennato con la catena scesa, che fa Canzoni per l'estate come la farebbe Enrico Parlocomecanto Ruggeri. E, ahimè, anche La canzone del Miché, trasformata in sgonfiatella dalla solitamente tarantolata Teresa de Sio. Poi c'è Amico fragile di Vasco Rossi. Di cui è impossibile dire alcunché. Quella bisogna sentirla e basta. Ma cosa diavolo è quella porcata in fondo al disco due?
Sì però avrei fretta: Amico fragile (Vasco Rossi) / Geordie (Mercanti di liquori)