AA.VV. - And I'll scratch yours (2013)

Postato in Let It Bleed

Scritto da: Alberto Calorosi

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Peter Gabriel And I ll Scratch YoursLabel: Real world

Issued: 2013

 

 

 

 

 

 

...quella in cui Gabriel ha assemblato un vero e proprio tributo a sé stesso (non prima di aver incassato un sonoro vaffanpop da Radiohead, Bowie e Neil Young). Ma che sia il so-called anti-folk di Regina Spektor, ragazzina-al-piano di Blood of Eden, oppure la eterea-con-banjo Come talk to me dei Bon iver, o ancora l'electronic-indie-alt-cazz-folk più (Not one of us, Stephin Merritt) o meno (Games without frontiers, Arcade fire) salterino, la maggior parte  delle cover appaiono interlocutorie: corrette, sì, ma dotate di quella medesima passione con cui indichereste la strada per la stazione a un passante, o restituireste un favore a un musicista rompipalle. Fanno eccezione i riverberi ultra-desertici di guitar moog ideati da Jospeh Arthur in Shock the monkey, la sardonica, woodyalleniana Big time eseguita da Randy Newman e una Mother of violence a dir poco extrasolare inscenata da Brian Eno. Didascalici i pezzi da novanta: Paul Simon sottrae a Biko quella immortale solennità restituendo solo noticine folk e la solita vocina, Lou Reed trasforma l'ascesa frenetica e speranzosa di Solsbury hill in una accidentale, metafisica caduta dentro un tombino aperto, il solito David Byrne gigioneggia con un pop vagamente elettrofunk, lo stesso di Lifetime pilling up e molti lavori solisti. Vi suggerisco di fare come Radiohead, Bowie e Neil Young: stare alla larga.

 

Sì però avrei fretta: Mother of violence (Brian Eno) / Shock the monkey (Joseph Arthur)