Autori vari - Black night - Deep purple tribute according to New York (1997)
Label: Revolver music
Issued: 1997
Una piùcchespavalda Child in time in the key of funky ("Pump it up / pump it up") tanto corroborante quanto aromaticamente tetraclorocanabinoide (alla voce c'è T.M. "Coltivo marijuana nei miei stessi dread" Stevens, il bassista di James Brown); una eretica Fireball trasmutata in virtuosismo funky/punk (canta Cory "Mi lavo i denti con la fiamma ossidrica" Glover, voce dei Living colour) e una jammosissima Burn persino più radioattiva (Van "Uso i maroni al posto del rullante" Romaine della Steve Morse band alla batteria, di nuovo Glover all'ugola), oscurata dopo solo sette minuti da un fading troppo precipitoso. In penombra la comunque eccellente Woman from Tokyo (alla batteria Will "Suono la grancassa con la terza gamba" Calhoun, tamburista dei Living colour). Meno interessanti gli episodi più AORtodossi, sbraitati da un professionale Joe Lynn "Dovecazzosonocapitato" Turner (la comunque poderosa Stormbringer, la confusionaria Black night in apertura, la power-stocastica Speed kind) e lancinati da un nervosissimo e ispiratissimo Ritchie "Fottiti Permanentino Blackmore" Kotzen alla chitarra, assoluto protagonista della muscolare Smoke of marijuana on the water. Un poderoso e inaspettato vaffunkulo east-coast al rock fighetto-cannetta-caplone annisettanta così ingessatamente politically-britannico. Chi l'avrebbe detto?
Sì però avrei fretta: Child in time / Fireball / Burn