Bruce Springsteen - American beauty (2014)
Label: Columbia
Issued: 2014
Due facili rocchettini (Hurry up sundown; American beauty vs. nientemeno che Born in the USA) e due morbide ballad midollo-springsteeniane (Mary Mary, Her blue eyes). Quattro canzonette scartate da lavori recenti o recentissimi (Her blue eyes, la più vecchia, sarebbe una outtake di Magic) e ampiamente rimaneggiate nei modi già propri di High hopes (ma senza la cattivanza di Tom "Lasergame" Morello) a confezionare l'ennesima, inessenziale pubblicazione da Record Store Day, rigorosamente in vinile. Una minimale e lomografica celebrazione della bellezza americana, che si allontana con la spensieratezza di un venerdì sera (Hurry up sundown), con l'ineluttabilità delle strisce bianche che cuciono la highway al deserto sterminato (American beauty), con la casualità di un avvistamento (Mary Mary). E poi c'è la vibrante Her blue eyes che sarebbe, nelle parole dell'autore medesimo, una metafora della repressione della sessualità e degli abusi violenti che si verificarono nel carcere di Abu Ghraib.
Sì però avrei fretta: Her blue eyes