Fromuz - Sodom & Gomorrah (2013)
Label: 10T records
Issued: 2013
Il quarto album dei Dream teater di Tashkent esprime un prog-metal strumentale neo-classicista e tutto sommato moderatamente sinfonico (occorre perdonare svarioni e ayreonate come Folly on mob ed eventualmente tamarrate da chiusura di lentone dreamtheateroso come The escape) facilmente collocabile tra il laser-metal alla Vai-di-corsa-da-Satriani (The orgy, The capture) e suggestioni old-goth (The blindness, il macabro coro di beneamati dipartiti di Procession of dead stars) e tastierine horror finenovanta (brutti sogni per David Gilmour dopo un'indigestione di cozze a Zabriskie: Black feast pt. 1). Lot è non è altro che una Shine on you crazy diamond liofilizzata; Intro clona il primo minuto di Sorrow (A momentary lapse of reason). D'altro canto la temeraria City è una specie di tecnopop mescolante con imprecisato grado di consapevolezza nientemeno che La cura di Battiato (il cui tema ricorre diffusamente nel concept) e Mare mare di Carboni. Sì, avete letto bene: Mare mare di Carboni. "Ho comprato anche la moto / usata ma tenuta bene". Quella lì.
Sì però avrei fretta: City / The escape