UNDER EDEN - The savage circle
(Black Lotus/Audioglobe, 2005)
La Black Lotus deve puntare molto su questo quartetto proveniente dal Minnesota (USA), indicato come nuova speranza del death-metalcore americano, genere assai in voga al momento: il sound proposto è molto vicino alle produzioni di Darkest Hour ed Hatebreed. Come spesso accade però con la label greca, la produzione non è mai delle migliori e ciò che ne risente alla fine è la qualità del suono, sporco e assai grezzo. “The savage circle” rappresenta l’album di debutto della band statunitense, che ha mosso i primi passi sul finire degli anni ’90 grazie a Ryan McAtee, chitarrista e bassista, a cui si sono poi aggiunti il fratello Christian (chitarrista), Eric Thon (vocals) e Josh Fetzeck (batterista). L’album è un concentrato dinamitardo di death metal in stile americano che si combina con lo swedish sound e ovviamente con il metalcore. Insomma di recensioni di questo tipo, ultimamente ne avrete lette parecchie ed oramai, il più delle volte rappresentano le fotocopie delle fotocopie. Non esulano da questa situazione nemmeno gli Under Eden: dieci brani che trattano la creazione del genere umano, il suo declino e la sua fine, su un tessuto musicale complesso, con interessanti inserti melodici e soprattutto carico di molta aggressività. La traccia numero cinque, “Veil of twilight”, la migliore del disco, ingloba un po’ tutte queste caratteristiche. Gli Under Eden sono ancora un po’ acerbi, ma la classe fa’ sicuramente parte del loro bagaglio tecnico-musicale: ottimi, infatti, gli assoli e la sezione ritmica con una prova davvero superba del batterista. Ciò che mi convince meno è la prova del cantante in versione growl, mentre ottime sono le clean vocals. Peccato per la produzione scadente, un “bombastic sound” avrebbe reso questo disco un vero gioiellino. New sensation americana? È presto per dirlo, ma le basi ci sono tutte...
Voto: 70