SUP - Imago

Postato in Il Pozzo dei Dannati

Scritto da: franz

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Holy Records, 2005

 

Tanto avevo apprezzato i primi lavori dei SUP, tanto mi hanno lasciato perplesso le ultime uscite della band transalpina, forse per quel forte desiderio di stupire costantemente l'ascoltatore. Sia ben chiaro, "Imago" non è assolutamente un disco brutto, è solo leggermente inferiore rispetto ai suoi predecessori. Il marchio di fabbrica SUP si sente in tutto e per tutto, con quella ricerca ostentata di originalità, di uscire dagli schemi, di proporre qualcosa di nuovo, ma che alla fine manca di quel non so che... Le dodici tracce di "Imago" si muovono su coordinate stilistiche oscure con ritmiche asfissianti, evocative a tratti, un mix tra musica gotica, doom e death (solo per il cantato growl a dire il vero) con rimandi più o meno ispirati agli ultimi Paradise Lost e agli Evereve, per quella verve psichedelica miscelata abilmente alla darkwave. I brani si susseguono velocemente senza lasciare però un segno eclatante del loro passaggio: sono sì piacevoli, con quell'alternarsi di clean vocals (molto belle e calde) e il cantato growling, quelle melodie spesso soffocanti o quei passaggi più desolanti e malinconici. I SUP sono una band estremamente valida, senza ombra di dubbio; il solo problema di questo album è che non lascia una traccia indelebile a livello emotivo a chi lo ascolta, scivola via ed è un vero peccato. Brani come "Insect Drug", "Strange Vibrations" o la strumentale title track non avrebbero certo sfigurato nei precedenti lavori: "Imago" avrebbe certamente potuto meritare qualcosina in più, se solo i nostri avessero reso il lavoro un pochino più dinamico. Resto tuttavia fiducioso per il futuro, i SUP d'altro canto sono sempre stati bravi nello stupirci...

 

VOTO: 65